The Vino dell’isola del Giglio rappresenta uno dei più straordinari esempi di viticoltura eroica italiana, dove tradizione millenaria e terroir unico si fondono per creare vini di carattere eccezionale. Questa piccola isola dell’arcipelago toscano, patrimonio dell’umanità per i suoi paesaggi mozzafiato, custodisce un tesoro enologico che affonda le radici in oltre duemila anni di storia vinicola. Se state pianificando una visita per scoprire questi vini straordinari, consultate la nostra guida su come raggiungere l’Isola del Giglio con tutte le informazioni sui traghetti e i collegamenti.
L’Ansonica del Giglio, vitigno autoctono dalle caratteristiche uniche, produce vini che catturano l’essenza di quest’isola granitica sospesa tra cielo e mare. Con soli dieci produttori attivi che coltivano circa 50 ettari di vigneti terrazzati, il vino all’isola del Giglio rappresenta un’eccellenza di nicchia che conquista sempre più appassionati e intenditori.

L’Ansonica del Giglio: Il Vitigno Protagonista
L’Ansonica dell’isola del Giglio, localmente chiamata “Ansonaco“, costituisce l’anima della produzione vinicola gigliese. Questo vitigno a bacca bianca, introdotto dai Romani circa duemila anni fa, ha trovato nell’isola il suo habitat ideale, adattandosi perfettamente al territorio granitico e al clima mediterraneo marittimo.
Le caratteristiche ampelografiche dell’Ansonica Giglio sono distintive: grappoli di medie dimensioni, acini dorati dalla buccia spessa e pruinosa, foglie pentalobate. La sua straordinaria resistenza alla siccità e al caldo torrido estivo la rende perfetta per la “viticoltura eroica” praticata sulle ripide terrazze dell’isola. I vigneti, distribuiti dal livello del mare fino a 400 metri di altitudine, beneficiano dell’escursione termica giorno-notte e dell’influenza salina che conferisce ai vini una mineralità unica.
The vino Ansonaco isola del Giglio presenta caratteristiche organolettiche distintive: colore giallo paglierino tendente all’ambrato, profumi intensi di agrumi, frutta a polpa gialla, erbe mediterranee e fiori d’acacia. Al palato esprime struttura piena, sapidità minerale e una caratteristica nota salina derivata dalla vicinanza al mare. Ti suggeriamo la lettura dell’articolo di approfondimento sull’Ansonaco: il vino dalla storia e dai sapori unici.
I Produttori di Vino dell’Isola del Giglio
I produttori vino isola del giglio rappresentano un esempio virtuoso di agricoltura familiare e cooperativa. La Cooperativa Greppe del Giglio, fondata nel 2006 con 50 soci, costituisce il cuore pulsante della rinascita vinicola dell’isola, producendo circa 6.000 bottiglie annue del prestigioso DOC Ansonica Costa dell’Argentario.
Tra i produttori più rinomati spicca l’Azienda Agricola Fontuccia dei fratelli Rossi, che con i suoi 5 ettari rappresenta la più grande realtà produttiva dell’isola. Nel 2025 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento “Tre Bicchieri” dal Gambero Rosso per l’Ansonica Caperosso 2023, confermando l’eccellenza qualitativa del vino Ansonica isola del Giglio.
Altura Vigneto di Francesco Carfagna, pioniere della rinascita vinicola dal 1999, pratica un approccio “zen” alla vinificazione, producendo vini naturali con macerazione sulle bucce. Cantine Scarfò, gestita da Cesare Scarfò e Amy Bond, si distingue per l’approccio biologico e il recupero di vigneti centenari abbandonati.
Altri produttori come Bibi Graetz, Parasole, Castellari e Tenuta Isola del Giglio completano il panorama dei produttori vino isola del Giglio, ciascuno apportando la propria interpretazione dell’Ansonica isola del Giglio.

Tipologie di Vino e Caratteristiche Organolettiche
The vino bianco dell’Isola del Giglio si declina in diverse tipologie, dalla tradizionale fermentazione con macerazione sulle bucce ai moderni stili più freschi. La versione tradizionale, con 4-6 giorni di contatto pellicolare, produce vini arancioni dall’intenso colore ambrato e struttura tannica insolita per un vino bianco.
L’Ansonica del Giglio esprime al meglio il concetto di terroir: i suoli granitici acidi conferiscono mineralità e sapidità, mentre l’aria salmastra dona quella caratteristica nota iodica che rende inconfondibile il vino dell’isola del Giglio. La gradazione alcolica varia dal 13-14% delle versioni moderne al 17-18% di quelle tradizionali.
Gli abbinamenti gastronomici privilegiano i prodotti del mare: pesci alla griglia, fritture di alici, zuppe di pesce si sposano perfettamente con la sapidità del vino Ansonaco isola del Giglio. Eccellente anche con formaggi pecorini stagionati e il tradizionale “panficato” gigliese, dolce tipico con fichi, noci e miele. Per scoprire i migliori locali dove degustare questi abbinamenti, consultate la nostra selezione dei migliori ristoranti dell’Isola del Giglio dove assaporare la cucina locale.
I Vini Rossi dell’Isola del Giglio: Tradizione e Sperimentazione
Sebbene l’ansonica rappresenti indiscutibilmente il fiore all’occhiello della produzione vinicola gigliese, l’isola vanta anche una piccola ma interessante produzione di vini rossi che merita di essere scoperta. Oltre ai caratteristici vini bianchi, sull’isola crescono anche altri vitigni tipici della Toscana come Sangiovese, Malvasia, Trebbiano e Moscato, che contribuiscono a diversificare l’offerta enologica locale.
The Sangiovese, principe dei vitigni rossi toscani, trova spazio anche sui terrazzamenti granitici del Giglio. La Cooperativa Greppe del Giglio produce un vino rosso esclusivamente con uve Sangiovese di Capalbio, vinificato e imbottigliato sull’isola. Questo vino si presenta profumato e secco, ideale per accompagnare salumi, cacciagione e carni rosse, rappresentando un’interpretazione insulare del celebre vitigno toscano.
Tra i produttori più innovativi, Francesco Carfagna di Altura Vigneto si distingue per la sua produzione diversificata. Oltre al suo celebre Ansonaco, Carfagna produce il “Rosso Saverio“, ottenuto da un mix di vitigni autoctoni, e un elegante chiaretto di Sangiovese. Il vino rosso si presenta con un colore rubino tendente al violaceo, intenso e fruttato all’olfatto con note di lamponi, more, ribes nero e ciliegie, accompagnate da leggere note erbacee di sottobosco. Al palato risulta morbido, vellutato e giustamente tannico, con un buon equilibrio e una chiusura persistente.
La produzione di vini rossi sull’isola rimane limitata e sperimentale, ma rappresenta un interessante complemento alla tradizione dell’ansonica, dimostrando come il terroir granitico del Giglio possa valorizzare anche varietà diverse, mantenendo sempre quella caratteristica mineralità e sapidità che contraddistingue tutti i vini dell’isola.

La Festa del Vino dell’Isola del Giglio
La festa del vino dell’isola del Giglio, ufficialmente denominata “Festa dell’Uva e delle Cantine“, rappresenta l’evento enogastronomico più importante dell’isola. Si svolge ogni anno nell’ultimo weekend di settembre, in concomitanza con la vendemmia, trasformando il borgo medievale di Giglio Castello in un palcoscenico a cielo aperto.
Durante la festa del vino sull’isola del Giglio, le cantine storiche aprono le loro porte per degustazioni guidate, mentre musica dal vivo anima i vicoli medievali. L’evento, che ha oltre dieci anni di tradizione, rappresenta il perfetto connubio tra patrimonio storico, cultura enologica e turismo sostenibile.
L’atmosfera magica delle cantine scavate nella roccia granitica, illuminate da candele e animate da musica tradizionale, offre un’esperienza unica per degustare l’autentico vino dell’isola nell’ambiente originario di produzione e conservazione.
Dove Acquistare e Degustare
The vino del Giglio può essere degustato e acquistato direttamente presso i produttori, previa prenotazione, durante visite guidate ai vigneti e alle cantine. A Lily Castle, il caratteristico borgo medievale, numerose enoteche e ristoranti offrono selezioni dei migliori vini dell’isola. Se desiderate soggiornare nel cuore della tradizione vinicola, scoprite i nostri appartamenti a Giglio Castello per vivere un’esperienza autentica tra i vigneti terrazzati.
I prezzi variano dai 15-25 euro per le etichette base ai 50 euro per le selezioni premium e le annate limitate. La distribuzione sul continente avviene attraverso enoteche specializzate e vendita online, anche se la maggior parte della produzione viene commercializzata localmente.
Per i wine lovers, l’esperienza più autentica rimane la visita diretta ai produttori durante la stagione di apertura (aprile-ottobre), quando è possibile partecipare a degustazioni con vista mare e scoprire i segreti della viticoltura eroica gigliese.

Il Futuro della Viticoltura Gigliese
Il futuro della viticoltura dell’Isola del Giglio si prospetta sfidante ma ricco di opportunità. I produttori vino dell’isola del Giglio affrontano le sfide del cambiamento climatico e della pressione turistica mantenendo l’impegno verso pratiche sostenibili e di qualità.
La Cooperativa Greppe del Giglio ha recentemente investito oltre 170.000 euro in nuove strutture e attrezzature, dimostrando la volontà di crescere mantenendo l’identità artigianale. L’ottenimento della denominazione DOC Ansonica Costa dell’Argentario rappresenta un traguardo importante per il riconoscimento qualitativo del vino Ansonaco.
Le limitazioni imposte dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, pur impedendo nuovi impianti, garantiscono la preservazione del paesaggio terrazzato e dell’equilibrio ambientale. I giovani viticoltori stanno sviluppando progetti di recupero di vigneti abbandonati e di preservazione genetica delle viti centenarie.
L’integrazione con il turismo enogastronomico di qualità rappresenta la chiave per un futuro sostenibile, dove l’Ansonaco continuerà a raccontare la storia millenaria di quest’isola unica, patrimonio di biodiversità viticola e paesaggistica del Mediterraneo. La sfida sarà mantenere l’equilibrio tra tradizione e innovazione, preservando l’autenticità che rende il vino dell’isola del Giglio un tesoro inestimabile dell’enologia italiana.
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